La Regione Puglia con le sue splendide spiagge e l’antica cultura è meta di grande interesse turistico anche per i divisabili.
In Europa sono circa 37 milioni le persone permanentemente disabili e 130 milioni quelle che hanno una certa disabilità; mentre, in Italia, sono oltre 3 milioni le persone che hanno speciali esigenze.
Occorre garantire ai portatori di handicap la possibilità di godere appieno dei periodi di vacanza nel territorio pugliese.
Ma quali sono le reali caratteristiche del turismo accessibile, quale il grado di accessibilità delle
strutture e dei servizi turistici in Puglia?
Per accessibilità si intende, infatti, non solo l’abbattimento delle barriere architettoniche, secondo le vigenti normative di riferimento, ma anche la promozione di una mentalità diversa, che si basi sul rispetto e sulla disponibilità ad accogliere, affinchè chi ha “bisogni speciali” possa vivere in maniera completa, armonica e serena l’esperienza di una vacanza in Puglia.
Offrire, dunque, servizi turistici con un sorriso solidale per consentire a tutti la piena fruizione del territorio e l’accesso ai luoghi ed alle informazioni di interesse turistico.
Compito delle Istituzioni Pubbliche è attuare azioni di promozione e comunicazione dell’offerta turistica in Puglia relativamente all’accessibilità ed impegnarsi ad adeguare le strutture ricettive, siti e beni culturali di interesse primario per il turista “diversabile”, nonchè adeguare il sistema pubblico di trasporto alle leggi in vigore, nel rispetto delle specifiche esigenze dei diversamente abili, affinchè possano muoversi anche senza un accompagnatore.
È necessario, pertanto, che non solo gli Stabilimenti Balneari Privati abbiano regole ferree – e per i quali la Concessione è vincolata dalla accessibilità degli stessi da parte dei soggetti diversabili – quindi è basilare l’abbattimento delle barriere architettoniche (tutte le strutture devono essere dotate di passerelle, servizi igienici a norma, spogliatoi…), ma anche le spiagge libere. Infatti, salvo qualche rara eccezione, i Comuni costieri trascurano la spiagge libere che sono di fatto inaccessibili alle sedie a rotelle. La mancanza di aree attrezzate, passerelle, zone d’ombra e spogliatoi, rischia altrimenti di rendere per i diversabili infruttuosa la stagione estiva.
Esaltare ed ottimizzare i servizi nei luoghi storici e caratteristici della Puglia, dunque, sulla base della domanda in forte crescita sul turismo accessibile.
I siti e le strutture turistiche accessibili sono, difatti, attraenti non solo per l’utenza disabile, ma per la loro maggiore fruibilità, anche per i viaggiatori che – più in generale – vogliano muoversi senza particolari difficoltà (come ad esempio gli anziani).
È necessario che la loro esistenza venga promossa, incrementando i criteri di qualità delle strutture e dei luoghi e fornendo strumenti informativi adeguati perchè i diversabili, da turisti potenziali, possano diventare turisti effettivi