Lecce e provincia

ACAJA (LE)
SAGRA TE LI PAMPASCIUNI
1° Venerdì di Marzo
È una sagra antichissima. Il culto te li pampasciuni è tale perchè tutto il territorio di Acaja ne è ricco e i raccoglitori sono esperti nell’individuarli e sacrificarli lessi, fritti, arrostiti alla brace, al forno oppure con la purea di fave, in frittata, alla genovese, stufati, conservati sott’olio o sott’aceto.

AQUARICA DEL CAPO (LE)
SAGRA DELLA FRISEDDHA
Ultima settimana di Luglio
Non è una sagra molto antica. Semmai è antico il prodotto.
Si preparano in media un quintale di friseddhe e si consumano condite in vari modi e mai senza olio di oliva, innaffiandole di vino rosso salentino.
Non mancano karaoke, liscio e rappresentazioni teatrali, danze, pizzica e folklore con pezzi di musica popolare del Salento.

ALLISTE (LE)
SAGRA DELLA PATATA SIEGLINDE
15 -16 Luglio
La sagra che si svolge a Felline, località nei pressi di Alliste, è dedicata alle spunta e sieglinde; la seconda è una patata lunga a pasta gialla.
Grande la partecipazione dei turisti buongustai in considerazione della fama che miss sieglinde si è conquistata negli anni passati quando in piazza veniva offerta fritta, in umido ed al forno.
Sempre croccante o morbida, saporita per la disponibilità ad accompagnarsi con sughi, carni, pesce, pasta e persino per i dolci.

BORGAGNE (LE)
SAGRA ORTOFRUTTICOLA
6-8 Agosto
La prima edizione della sagra risale al 1992 e l’idea nacque per far conoscere ai villeggianti i prodotti locali.
Si tratta, in particolare, di piatti a base di peperoni, di melanzane, di bruschette, di zucchine, di olive, di pomodori e di quant’altro si produce nelle campagne circostanti; anche grigliate di carne.
Il tutto accompagnato da buon vino del Salento e tanta frutta, tra cui la regina dell’estate: l’anguria.
E poi gare di ballo, danze folkloristiche, stands gastronomici ed esposizione di merletti e ricami.

CANNOLE (LE)
SAGRE DELLA MUNICEDDHA
10-13 Agosto
La festa è occasione per far conoscere le lumache che da quelle parti, tradizione vuole, siano cucinate in tre modi: arrostite, al sugo e soffritte.
Ogni anno c’è un grande successo di pubblico che dedica occhi e palato alle municeddhe.
Assieme alle lumache, durante la sagra, sono previste degustazioni di peperoni alla salsa, melanzane all’aglio, peperoncino e menta, peperonata, alici e ricotta forte, spiedini di carne.

CARPIGNANO (LE)
SAGRA DEL MAIALE E TE LU MIERU
1° Novembre
La sagra del maiale e te lu mieru, cioè del vino, si svolge per le strade del paese in un’indescrivibile partecipazione di appassionati, attirati dalla genuinità del suino cotto in acqua, sale e pepe o arrostito.
Alla sagra si affianca anche la fiera di Ognissanti dove c’è una vasta esposizione di animali di allevamento, attrezzi per l’agricoltura, antichi e moderni, dalle seghe a scoppio ai grandi trattori.

CASTRIGNANO DEI GRECI (LE)
SAGRA DELLA PITTA RUSTICA
30 Luglio – 1° Agosto
È una sagra recente, anche se con radici antichissime nel mondo contadino. Infatti, la preparazione della pitta si perde nel ricordo popolare perchè, essendo ottima anche quando è fredda, veniva preparata dalle donne e consumata nel corso della giornata dai contadini nelle pause del lavoro nei campi. Oggi è organizzata per mantenere vive le tradizioni greche del posto e per attirare i molti turisti, non solo italiani, ma anche tedeschi, inglesi e francesi, che trascorrono le vacanze sulla costa.

CASTRO (LE)
SAGRA DELLE COZZE
18 Agosto
Innanzi tutto crude, purchè siano allevate in acque pulite oppure siano state spurgate in appositi tabulatori. I mitili sono tra i frutti di mare più graditi dai buongustai, ma anche i più rischiosi.
E allora per godere a pieno il sapore amarognolo di queste prelibatezze di mare, per godere dei bei colori e dei profumi delle cozze, è meglio accertarsi prima della loro provenienza.
Quelle di Castro, proprio perchè proposte in una sagra sono eccezionalmente buone e sicure.
Chi si intende di frutti di mare, le cozze le consuma con qualche goccia di limone che esalta il gusto marino del mitile.
L’ideale è poi accompagnarle con vino bianco a scelta tra gli ottimi del Salento.
Infine, altre sono le utilizzazioni in cucina delle cozze: in impepata, con gli spaghetti in bianco o con i pomodorini appesi, gratinate, aperte sul fuoco, con pasta paternoster, alla tarantina, in insalata, nelle zuppe di pesce, nella tiella fritte, con i fagioli e i minuicchi,, nei risotti di mare; tutte specialità che si possono gustare alla sagra di Castro.

CASTRO (LE)
SAGRA DELLA SARSA
18-19 Aprile
La sagra della sarsa la dice lunga sulla fantasia e la voglia popolare di festeggiare con alimenti che ricordano le tradizioni famigliari dei bei tempi trascorsi.
Infatti la sarsa è una prelibata leccornia a base di pesce fritto e aromatizzato; la si prepara con piccoli pesci azzurri soprattutto con (vope e alici); dopo averli eviscerati. Si friggono, si salano e si dispongono a strati in contenitori di terracotta e condendo con pangrattato, aglio, menta, peperoncino e aceto, e anche zafferano.

COLLEMENTO (LE)
SAGRA DEI PEPERONI E DELLE MELANZANE
1° Weekend di Agosto
La prima sagra risale al 1994 ed ha riscosso un crescente successo, per le melanzane fritte (si ricorda la famosa parmigiana), peperoni fritti e ripieni.
Parmigiana e fritture vengono fatte sul posto, nelle abitazioni, ed esposte sulle bancarelle secondo tutte le regole igieniche rigorose.
Uno spettacolo per gli occhi: il rosso, il verde, il giallo, il viola, dei due ortaggi e una gioia per il naso ed il palato quando li si cucina arrosto, in tegame, in padella, o li si mette in conserva.
La festa è allietata con buon vino, pane musica con la partecipazione di gruppi folkloristici e suonatori di fisarmonica.

CURSI (LE)
SAGRA DEL PANE
25-26 Luglio
La Madonna dell’abbondanza secoli fa intervenne con determinazione per scongiurare la siccità che affamava le genti del contado.
Venne la pioggia agognata e i raccolti, specie quello del grano, furono salvati. I contadini festeggiarono e probabilmente da quel lontano episodio è nata l’attuale sagra che si tenne in località Melito (così chiamata perchè pare che un tempo vi si producesse miele).
Sul posto fu anche edificato un santuario in onore della Madonna.
Sulle bancarelle i panificatori dispongono centinaia di pani a forma di bambole e di volti sacri; mentre negli altri padiglioni ci sono formaggi, salumi, carne, di cavallo al ragù, ma anche vino del Salento e birra.

CUTRIFIANO (LE)
SAGRA DELLA GASTRONOMIA
20 Agosto
È una sagra abbastanza giovane, ma si è già affermata come occasione d’aggregazione e di coinvolgimento e perciò riesce sempre nel migliore dei modi.
Giungono dai paesi limitrofi e dalle spiagge della costa, attratti dai profumi e dalla bontà dei piatti proposti conditi con olio extravergine e con il sugo… delle ricette tradizionali, dettate dalla cultura contadina.
Non mancano i dolci a base di mandorle e vini bianchi, rossi e rosatelli del Salento e inoltre tanta musica leggera e folk.

CUTROFIANO (LE)
SAGRA DI S. ANTONIU TE LE FOCARE
17 Febbraio
In onore di S. Antonio da Padova, protettore del paese da quando il 17 febbraio del 1810 salvò Cutrofiano dal terremoto.
Una festa religiosa dunque, ma con caratteristiche che la fanno identificare come sagra: in particolare, gli stands gastronomici per la degustazione di piatti e di vini tipici, i falò sono accesi a centinaia negli incroci delle strade, tanto che è difficoltoso transitare se non per le vie principali.
I falò vengono accesi al rientro a casa dopo la processione, attorno al fuoco si riuniscono coloro che hanno contribuito alla realizzazione della pira, consumando cibi vari e vi si accompagnano con orchestrine improvvisate.
Una sagra invernale che allestisce in piazza Cavallotti un suggestivo falò e prosegue la degustazione di piatti tipici nel centro storico; il tutto accompagnato con balli tipici come la pizzica.

LECCE (LE)
SAGRA DELLA CECORA RESTA
3ª decade di Settembre
La sagra si tiene nel foro Boario in occasione del “Settembre culturale talentino”.
È dedicata ad una pianta tanto umile quanto squisita: il tarassaco o dente di leone; in gergo cicoriella.
Alla festa di Lecce la cecora resta, ovvero cicoria selvatica, la servono condita con carne di maiale, vino e pane entrambi rinomati del Salento.
Questa verdura semplice ma ricca di proteine, viene cucinata in diversi modi: con le fave, piatto principe pugliese, lesse e condite con olio e limone, saldate in padella, stufate con aglio olio e peperoncino.

GALLIPOLI (LE)
SAGRA DELLE PITTULE
28 Novembre
È una sagra sempre molto apprezzata, forse perchè dà il via alle feste natalizie, oppure per il buon vino che circola assieme alle pittule.
In realtà è una sagra improntata secondo la tradizione la cui ricetta è: la banda, i fuochi di artificio, le luminarie, il vino bianco o rosatello del Salento.
Per non parlare della coreografia della frittura nell’ex mercato coperto, nei pressi del ponte seicentesco, un quintale e mezzo di farina viene trattato con acqua e fatto lievitare, mentre su una decina di fornelloni si fa sfumare l’olio.
Quindi alcune signore in grembiuloni compiono l’alchimia della trasformazione della farina, acqua e lievito, in quelle croccanti, soffici e dorate quanto universali frittelle.

GIUGGIANELLO (LE)
SAGRA DI SAN GIOVANNI
24-26 Giugno
Questa sagra di Giuggianello una delle più spontanee e tipiche sagre di campagna, risalente al medioevo, è legata al culto per S. G. Battista. Si svolge davanti alla cripta dedicata al Santo, in un ambiente naturale molto bello per la presenza di olivi secolari, di giuggioli e di macchia mediterranea.
Si celebra la Messa e dopo ci si ferma sul posto per cantare, ballare, e mangiare formaggio, castrato al forno o alla pignata.
Anche gli gnommareddhi di interiora d’agnello, sono tra le pietanze offerte con buon pane e ancor miglior vino.

GIULIANO (LE)
SAGRA DEI SAPORI ANTICHI
25 Luglio
“Non si conoscono bene la geografia, la storia, e la spiritualità di un popolo se non se ne saggia la cucina”.
Giuliano è un paesino di 500 anime, distante tre chilometri da Leuca, nel Salento, d’estate gli abitanti raddoppiano per l’arrivo degli emigranti, mentre c’è folla di turisti per la sagra dei sapori antichi.
Durante la sagra si possono gustare piatti come: la ma renna, ovvero pane fritto in olio di oliva, che in queste parti del Salento è eccezionale, con rape fagioli aromatizzate, aglio e peperoncino; la fritta, ovvero verdura mista selvatica, e tanto altro, in tutto sono 35 pietanze, tanti sono i piatti proposti la sera della sagra e , tra questi, dolci a base di pasta di mandorle.
Vino rosso, bianco rosatello del Salento.

MAGLIE (LE)
SAGRA DELLA FRISEDDHA
Luglio Agosto
È una sagra ben avviata. È l’occasione per fare festa grande con la banda, i fuochi e per dare il benvenuto agli emigrati. Alta è la partecipazione dei turisti.
La friseddha è servita con olio, pomodoro, origano, rucola.
La sagra è anche l’occasione per conoscere gli altri prodotti da forno del Salento perchè in piazza sono allestiti stands con forme di pane, taralli, pucce alle olive nere e cipolla, grappoli di pomodori al filo, spighe di grano, le migliori bottiglie di vino della provincia.

MARTANO (LE)
SAGRA DELLA VOLIA CAZZATA
2ª o 3ª decade di Ottobre
La sagra nacque una decina di anni fa tra olivicoltori che pensarono di festeggiare un buon raccolto di olive invitando la popolazione in piazza per condividere la loro soddisfazione.
Una delle specialità di Martano è rappresentata dalle volìe cazzate, olive schiacciate, con pane, vino e pentole di pezzetti, cioè carne al sugo, bruschette, pettole. Così nacque una delle sagre più belle del Salento, che con il tempo è cresciuta d’importanza, ma per fortuna, non ha perso tutte le sue caratteristiche paesane.

MARTIGNANO (LE)
SAGRA DELL’INSALATA GRIKA E DELLA SALSICCIA

Fine Giugno o inizio Luglio
La sagra si svolge in un paese di antiche origini greche, come tanti ve ne sono nel Salento; paesi dove ancora si parla un dialetto misto tra pugliese e greco, detto appunto griko.
Molte le tradizioni conservate nel tempo e tra queste anche quelle gastronomiche apprezzate dai turisti che d’estate affollano la costa e aspettano con interesse le sagre che si tengono nei paesi della “grecia Salentina”.
A Martignano la festa dura addirittura tre giorni ed è tipica per gli assaggi di insalata grika che accompagna la salsiccia arrostita sulla brace.

MELPIGNANO (LE)
SAGRA DELL’ANGURIA

21 Luglio
È una sagra molto genuina e casereccia, e per questo è tanto apprezzata dai turisti .
L’anguria fa da regina e, per non smentire la sua fama di bontà e freschezza, si fa consumare a centinaia di chili dai suoi devoti, che all’alba del 22 partecipano ad un suggestivo rito religioso nella cappella di Santa Maria Maddalena. A sera, sempre in compagnia di questo delizioso e fresco frutto estivo, in paese la festa continua con musica delle bande, luminarie e fuochi d’artificio.

ORTELLE (LE)
SAGRA DI SAN VITO

26-27 Ottobre
Per questa sagra ci sono numerose specialità come: maiale bollito, arrosto, oppure la prelibata cecore a menesta cicorie selvatiche cotte in brodo con la tuttepare; piatti robusti che necessitano di bicchieri di buono vino talentino.
Questi ed altri gli ingredienti di una sagra che attira tanti visitatori.
Inoltre vengono allestiti bancarelle con altri prodotti come: sedani, ravanelli, finocchi verdure in genere.

PALMARIGGI (LE)
SAGRA DELLA MELAGRANA

12-13 Ottobre
La sagra è di oltre vent’anni ed è stata inserita nella millenaria fiera-mercato che vede un’affluenza straordinaria di gente che viene da Lecce, da Brindisi e dai paesi vicini.
A Palmariggi tutti lavorano in onore di questo frutto, di fatto la melagrana fa da regina per abbuffate luculliane di prodotti tipici salentini, come formaggi freschi e stagionati, vino e pane salentini.

PORTO BADISCO (LE)
SAGRA DEL RICCIO

1ª o 2ª decade di Agosto
Il giorno della sagra, centinaia di turisti si riversano nella piccola baia di Porto Badisco dove i pescatori servono gratis i ricci.
Solo cinque a testa che ovviamente non bastano a saziare la golosità dei buongustai che così ne acquistano ancora servendosi di cucchiaino, o meglio, di pezzetti di pane.

PORTO CESAREO (LE)
SAGRA TE LU QUATARU

Luglio
La sagra ha superato le trenta edizioni. Le ultime sono state organizzate con tanto entusiasmo, collegandole anche ad iniziative culturali, avvenimenti sportivi e musicali, gare di balconi fioriti, addobbo di pescherie, esibizioni folkloristiche, mostre, mercato del pesce e convegni sul turismo.

SECLÌ (LE)
SAGRA TE LU CAVADDU A LA PIGNATA

Fine Agosto
La sagra è di recente fondazione, ma il successo è stato tale che si è deciso di farla durare almeno tre giorni.
Alla sagra di Seclì ottime cuoche preparano la carne a spezzatino in pentoloni.
Una lunga sapiente cottura, e quindi le porzioni sono pronte per la distribuzione con pane e vino locali. La festa è sin compone anche di spettacoli musicali.

SERRANO (LE)
SAGRA TE LU CUNTADINU

22-23 Agosto
La sagra è organizzata solo da alcuni anni per “far rivivere attraverso gli odori e i colori della festa il paesaggio che i nostri paesi avevano molti anni fa”. Si può affermare tale principio solo facendo assaporare cibi tradizionali quali: peperonate, pitta di patate, pitta rustica, pittule, zucchine e peperoni seccati al sole e cucinati con pomodoro fresco e fagioli cotti in pignata e ancora pasta casereccia, per l’occasione fatta in uno stand in piazza dove le massaie si esibiscono nella preparazione di sagne, minchiarieddhi e orecchiette.
La sagra offre anche arrosti di costate di maiale e di spiedini, vino e pane locali. Inoltre, viene composta la fedele ricostruzione della casa del contadino con i mobili, le suppellettili e gli attrezzi di cui si serviva per lavorare i campi e allevare oche, polli, conigli, anche questi esposti nella corte te lu contadinu, arricchita di solito da mostre del ricamo artigianale. Immancabile la musica dei gruppi folk salentini.

SURBO (LE)
SAGRA DELLA CAZZATEDDHA

3ª settimana di Giugno
La cazzateddha è un pane schiacciato, poco lievitato, tipo pita araba, consumato un tempo dai contadini.
È bella da vedere e da… gustare perchè mantiene la semplicità e le caratteristiche originarie della fasta contadina.
La sagra è anche occasione per scoprire altre leccornie come le pittule, la carne di cavallo e patate in pignata, le fettine arrosto, le polpette, le frise e il vino. La manifestazione è sempre allietata da esecuzioni di musiche popolari e classiche, balli di liscio in piazza.

SURBO (LE)
SAGRA DELLA PISCIALLETTA

7-8 Agosto
La sagra ha una storia recente, risale solo al 1990 ma, per una tradizione gastronomica molto antica, ritornata in auge grazie proprio alla festa che si fa in piena estate quando lungo la costa affluiscono tanti turisti. Un modo, quindi, per far conoscere con la piscialletta anche gli altri prodotti locali.

TORRE VADO (LE)
SAGRA DEL MARE

11 Agosto
È una delle rare sagre realizzate in concomitanza con festeggiamenti sacri. A Torre Vado la festa per Maria Stella Maris è tutta improntata sul culto del mare.
La processione di pescherecci e di barche dei villeggianti precede la sagra del pesce fritto sul porticciolo.
Si consumano 4 o 5 quintali di merluzzetti, calamari, vope e di quant’altro i pescatori sono riusciti a pescare la notte precedente.
Durante la festa non mancano il vino bianco del Salento, il pane, le friselle e le pucce.
Sempre presente qualche complesso bandistico o gruppi folkloristici, concerto nel cortile del castello.

UGGIANO (LE)
SAGRA DEL MAIALE

26 Settembre
La sagra è nata nel 1991, anno di costituzione del comitato per i festeggiamenti dei SS.Medici.
Ma è da tempo immemorabile che ad Uggiano, come in molti paesi del Salento, si consuma il maiale cucinato lessandolo con sale e aromi vari. Lo si cucina sul piazzale antistante il Santuario e lungo il percorso della processione. Per gustare questa prelibatezza, ai devoti venuti da tutto il contado si uniscono i tanti fedeli del buon gusto.